Il consiglio direttivo dell’Anvur ha appena pubblicato un nuovo documento che spiega le ragioni dell’epopea del calcolo delle mediane. Potete leggere il documento qui. A breve faremo seguire un nostro commento.
Non si puo’ negare che il comunicato ANVUR sia un po’ supponente. Pero’ non ci vedo malafede: non mi sembra che l’ANVUR sia la SPECTRE.
Personalmente spero che il sistema regga e che, almeno nelle
Scienze Fisiche, il criterio delle mediane sia utilizzato dalle commissioni.
Caro amico, ma che cosa vuole che regga se a gestire tutto questo sono persone che non conoscono la lingua italiana, che non sanno utilizzare il concetto di mediana, che ignorano l’abc di una Pubblica Amministrazione decente? Non persone sorteggiate dagli elenchi telefonici ma “Professori Ordinari” di un’Università disastrata anche perché li contiene e ha dato loro un compito così delicato e importante?
Questi baroni delle mediane sono la naturale prosecuzione dei baroni dei concorsi e seguono la stessa logica autoreferenziale. Non sono certo la SPECTRE, sono piuttosto gli spettri di una “meritocrazia” da film horror.
Avevo sperato -finalmente- in una vera selezione sulla base di criteri univoci, semplici, trasparenti. Selezione dalla quale avrebbero tratto vantaggio non soltanto i migliori singoli ma l’Università in quanto tale e quindi l’intera società italiana. Questi soggetti, invece, stanno operando -probabilmente per sincera incapacità- in direzione esattamente opposta; stanno facendo di tutto per rendere improponibile e impraticabile il concetto stesso di merito e di selezione.
Sulla vicenda delle riviste calcistiche di serie a, b , si sta consumando l’ennesima guerra tra bande. Non so se a dare il colpo di grazia al principio del merito saranno il TAR o il MIUR ma a scavargli la fossa è proprio l’ANVUR.