Professori? PRRR! Come molti sapranno, in sede di discussione parlamentare della legge di bilancio era stato approvato dalla Commissione Cultura della Camera un emendamento, presentato dall’’On. Manuela Ghizzoni, che prevedeva il recupero – parziale e solo ai fini giuridici –  dell’anzianità maturata nel periodo 2011-2015. Niente arretrati per il 2015 e 2016, ma  riconoscimento ai fini economici, di 2,5 anni del periodo 2011-2015 (5 anni per gli assunti dopo il 1° gennaio 2011). Come scrive Carlo Ferraro in una lettera diffusa ieri, «L’’emendamento dell’’Onorevole Ghizzoni … è stato bocciato dalla Commissione Bilancio. … La nostra dignità, in confronto agli altri dipendenti pubblici, del tutto calpestata. … Da fonti informali ma molto attendibili risulta  che il Governo  abbia espresso in Commissione parere negativo sull’’emendamento. A questo punto solo il Governo stesso può ripescare il tutto in Aula alla Camera dei Deputati, o in Senato, o in altra sede successiva. Ma con il precedente in Commissione, le possibilità sono legate soprattutto alla nostra capacità di mostrarci molto fermi e decisi».  Seguono le istruzioni per sottoscrivere (termine ultimo: VENERDI’ 25 NOVEMBRE, ALLE 14) una seconda lettera  indirizzata al Presidente del Consiglio. Il quale, forse, riterrà di essere nelle condizioni di poter tirare dritto come Alberto Sordi nella famosa scena dei Vitelloni. Sempre che, dopo il 4 dicembre, non gli capiti di rimanere in panne anche lui.

Segue: lettera inviata da Carlo Ferraro agli iscritti alla mailing list del Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria.


Cari Colleghi Professori e Ricercatori,

L’’emendamento dell’’Onorevole Ghizzoni (avente il numero 41.2 come da allegato) è stato bocciato dalla Commissione Bilancio. Quindi  neanche a parlarne delle ulteriori modifiche richieste. La nostra dignità, in confronto agli altri dipendenti pubblici, del tutto calpestata.
Infatti si legge alla pagina 40 degli atti della Commissione di lunedì, che pure allego, in alto a destra:

Rocco PALESE, presidente, avverte che …..l’’emendamento 41.2 della VII Commissione si intende respinto per l’esame in Assemblea.  Da fonti informali ma molto attendibili risulta  che il Governo  abbia espresso in Commissione parere negativo sull’’emendamento.

A questo punto solo il Governo stesso può ripescare il tutto in Aula alla Camera dei Deputati, o in Senato, o in altra sede successiva. Ma con il precedente in Commissione, le possibilità sono legate soprattutto alla nostra capacità di mostrarci molto fermi e decisi.
LA NOSTRA AZIONE DEVE QUINDI SALIRE DI INTENSITÀ’ E DI LIVELLO E SVILUPPARSI SUBITO E IN FRETTA.

VI INVITO PERTANTO A FIRMARE UNA SECONDA LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, CHE VI ALLEGO

Come noterete, si tratta di una lettera molto stringata e categorica e dovreste firmarla ENTRO DUE GIORNI! NON ABBIAMO ALTRO TEMPO!  Noterete che non impiegherete più di 5 minuti in tutto: la lettera è breve e la procedura per firmare è semplicissima   (le istruzioni per firmare sono in coda a tutto, con il minimo di avvertenze).
Mi scuso di questa perentorietà, ma abbiamo pochissimo tempo pima della discussione in Aula alla Camera dei Deputati, sebbene la lettera sia valida anche per interventi successivi.

Chi ha già firmato la lettera precedente deve firmare di nuovo: non si può estendere la firma da una lettera all’altra.
Non mandate due firme da due indirizzi di posta diversi: non serve, aumenta di molto il tempo di elaborazione per eliminare i doppioni.

In allegato trovate le domande più frequenti ricevute in occasione della prima lettera a Renzi, corrette alla luce di segnalazioni ricevute  (in particolare, hanno interesse diretto a firmare anche quelli diventati Associati o Ordinari negli anni 2011-2015), compresa la risposta già data in una e-mail precedente  ad una domanda che continua ad essere fatta: “Perché non ricorriamo ai TAR?”

Il termine ultimo per firmare è fissato a VENERDI’ 25 NOVEMBRE, ALLE 14. Non si può aspettare di più per iniziare ad elaborare le firme. Sono solo due giorni per firmare, ma dobbiamo tentare di arrivare in tempo per la discussione in Aula alla Camera dei Deputati. In ogni caso la lettera servirà per il Senato o provvedimenti successivi.

Vi raccomando di attenervi scrupolosamente alle istruzioni.

Se  è necessario scrivermi qualcosa,  per cortesia cambiate l’oggetto in modo che sia chiaro il contenuto della vostra e-mail, altrimenti la vostra e-mail si perde in un mare di e-mail anonime!

Un caro saluto,
Carlo Ferraro
Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria.
https://sites.google.com/site/controbloccoscatti/home

Istruzioni per la firma:

Inviare una e-mail all’’indirizzo:    secondaletterarenzi2016@gmail.com , scrivendo nell’oggetto della e-mail (NON nel testo della e-mail stessa):  Firmo la seconda lettera a Renzi-Nome e Cognome (Nome e Cognome vostri, ovviamente; ad esempio, nel mio caso: Firmo la seconda lettera a Renzi-Carlo Ferraro).

Tutto qui!

Si raccomanda di NON scrivere nient’altro nell’’oggetto (l’oggetto viene elaborato in modo automatico per dedurre il vostro nome e cognome, scrivere dell’altro costringe ad operazioni manuali, molto lunghe).
Nel testo della e-mail non è richiesto di scrivere nulla e quindi può essere lasciato in bianco, anche se scrivere qualcosa non dà fastidio a nessuno.
Spedire tale e-mail da un indirizzo di posta elettronica istituzionale (per intenderci quello che vi ha dato la vostra Università o Ente di Ricerca). Dall’’indirizzo di posta si deduce la sede in modo automatico. Le firme pervenute da indirizzi privati verranno classificate nelle “Firme in fase di verifica”

Per essere inseriti nella mailing-list cliccare qui :  https://goo.gl/forms/J8FlwVQDnGantax13
Per essere cancellati dalla mailing-list rispondere a questa e-mail indicando nell’oggetto: Cancellami

Prof. Carlo Vincenzo Ferraro
Già ordinario di Motori Termici per Trazione
Dipartimento Energia
Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi 24
10129  TORINO – ITALY

Allegati:

Commissione-Bilancio-Camera-Seduta-21-11-2016

Emendamento-Ghizzoni-4127-bis-VII-41-2-161121

Seconda-lettera-a-Renzi-161123

 

 

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31 Commenti

    • “Ormai il governo, e il PD, hanno capito che la categoria dei professori universitari non è più un serbatoio di voti per loro”.
      Non è più? Sicuri? Forse è un pochino meno. Forse

    • Io inizio a pensare che solo un bello sciopero, ben organizzato, d’altri tempi insomma, sia l’unico messaggio che i governi e i politici, da est a ovest nell’arco parlamentare, siano in grado di capire.

      Sono diventati sempre più arroganti nella loro impunità, ignoranti come capre, superficiali come i social su cui sguazzano e bugiardi come uno spot televisivo. Se uno, fra loro, si distingue da questo bel branco è pronto per essere epurato con un click.

      Forse bisognerebbe ammettere che parlare non serve se non c’è chi è disposto ad ascoltare!

    • Il problema è che bisognerebbe scioperare non contro il governo ma contro una parte dei nostri colleghi. L’ANVUR è composta da professori universitari, il ministro è un processore universitario ed ex-rettore. Nella mia esperienza l’opera del ministro e del governo è molto apprezzata da tanti colleghi (anche se poi magari in privato fanno finta di dissociarsi) e tutte le politiche proposte dal governo e da ANVUR sono solertemente implementate e tradotte nei regolamenti locali.

    • Appunto. Quando si dice avere animo da schiavi e da opportunisti (da quattro soldi, è chiaro, vista l’entità delle poste in palio), con una passata d’ipocrisia “(anche se poi magari in privato fanno finta di dissociarsi)”. Italians. Non a caso, come qui ho già scritto, ho un pronostico preciso per il 4/12

  1. Non si tratta di fonti informali, sul no del Governo, bensì del resoconto della seduta della commissione V del 21 11 16 dove si legge a pag 39

    .. Mauro GUERRA (PD), relatore, passando all’esame delle proposte emendative riferite all’articolo 41
    … Esprime parere favorevole sull’emendamento Ascani 41.10. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sugli identici emendamenti 41.2 della VII Commissione e Ghizzoni 41.7…..
    E c’è di più! Sapete cosa dice l’emendamento 41.10, unico approvato per questo articolo, dopo il parere favorevole del Governo? Eccolo:

    41.10. approvato
      Dopo il comma 11, aggiungere il seguente:
      11-bis. Al fine di consentire il regolare svolgimento dei compiti attribuiti all’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), è autorizzata l’assunzione, a decorrere dall’anno 2017, di ulteriori 15 unità di Area terza del CCNL Ministeri (13 funzionari valutatori tecnici e 2 funzionari amministrativi) e ulteriori 2 unità di Area seconda del CCNL Ministeri, mediante scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti presso l’Agenzia e, per l’eventuale quota non coperta, mediante avvio di nuove procedure concorsuali, previo espletamento delle procedure di mobilità di cui all’articolo 30 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
    Conseguentemente, all’articolo 81, comma 2, sostituire le parole: 300 milioni con le seguenti: 299 milioni.

    E il PRRRR a noi indirizzato risuona ancora più forte!!
    E.D.

  2. E ora, quando proporremo di scioperare astenendoci da sedute di laurea, esami e lezioni, giungeranno le solite suadenti voci di colleghi e colleghe benestanti e ben maritate/i che ci diranno, sapienti e aggrappate/i alle loro borse di Louis Vuitton: ma non vorrai danneggiare gli studenti!

  3. pur condividendo il generale pessimismo e lo sconforto per la proterva volonta’ punitiva del governo nei confronti dei docenti universitari, non riesco a non vedere un aspetto positivo in quanto accaduto: per la prima volta mi pare un parlamentare di maggioranza ha presentato un emendamento che viene parzialmente ma chiaramente incontro alle nostre rivendicazioni

    quindi non si tratta’ piu’ di una rivendicazione solo interna, e’ stata in qualche modo avallata dall’emendamento (pur bocciato): di questo non possiamo che ringraziare il collega Ferraro, le nostre ragioni sono emerse, continuiamo la battaglia

    per quanto riguarda l’entita’ insensata del finanziamento all’ANVUR, mi viene in mente la vecchia retorica, cara anche a questo governo, dell’abolizione degli “enti inutili”: ne hanno creato un altro, i grandi rottamatori del presente stanno dando lavoro ai rottamatori futuri

    a parte le battute, si tratta di resistere, i governi
    possono cambiare (per fortuna), non sempre in peggio
    volendo essere ottimisti

    • L’emendamento è stato presentato per finta, nel tentativo di evitare “gratis” di perdere troppi voti di docenti universitari al referendum (siamo solo 60.000 compresi coniugi, una bazzecola per il PD), altro che serbatoio elettorale. Meglio solleticare i professori di scuola media superiore, che sono centinaia di migliaia, o i 18enni. In ogni caso io avrei votato sì, ora non andrò a votare o voterò no. Facciamo come la ggggente, amici miei: il voto me lo paghi!

    • Mi sembra che la sua percezione dell’attività parlamentare sia alquanto superficiale. Ghizzoni insieme a qualche altro ha spesso presentato emendamenti che “viene parzialmente ma chiaramente incontro alle nostre rivendicazioni” che ogni volta viene cestinato. Serve da specchietto per le allodole, ognuno fa il suo lavoro.

    • Su tema università e ricerca direi che dopo Gelmini si è largamento investito per il peggioramento. E devo dire che non era proprio per nulla facile fare peggio. Ormai siamo alle modifiche direttamente anticostituzionali (cattedre Natta).

  4. @marco vianello: i governi (i suonatori) sono cambiati ma la musica è rimasta sempre la stessa, solo alzata di volume, e la canzone pure, intitolata “eliminare l’università pubblica in quanto sede potenziale di un pensiero plurale e critico verso il sistema”

    • Chi potrebbe mai opporsi a delle cattedre che sono “del merito”? Che siano qualcosa di positivo, lo si capisce dal nome, anzi “te lo dice il ragionamento stesso”, per citare il memorabile Maurizio Ferrini di “Quelli della notte”.

    • Io invece sono d’accordo con abcd. In troppi vi siete dimenticati che nella vita si deve mangiare, presi come siete a lottare contro il sistema. Moriremo di stenti (noi figli dei poveri), ma saremo stati criticissimi.

    • La cattedra del merito è come l’ “imprenditore del top”: è il professore del top.
      E figlio di questi tempi in cui il Briatore americano diventa Presidente e poi invita un Farage ad essere ambasciatore UK.
      Disse quello: “quando i nani proiettano ombre lunghe, il sole è al tramonto”.
      (Però quanto dura questo tramonto…)
      .
      Ovvio che io voterò NO il 4 dicembre. Volevo turarmi il naso in nome di una possibile stabilità del Paese, ma non ce la faccio più. Ed essere stabili nel fallimento non è una vittoria.

    • “Essere stabili nel fallimento” e nell’umiliazione. Essere governati è già di per sé un’umiliazione (probabilmente inevitabile); esserlo da individui del genere, di infimo livello, lo è al cubo. E’ vero che in italia a simili livelli ci siamo abituati da un bel po’; ma almeno l’attiva speranza in una discontinuità deve rimanere

    • c’è di che essere inc…avolati … tant’è che sto pensando di annullare il voto al referendum … io che ero un convinto fautore dell’ utilità del voto, sempre, ma qui sta diventando tutto inutile, tutto-
      mi sento tanto bertinotti … che schifo … un nuovo governo, ma de che? Razzi, Salvini, Trump, Briatore, Farage, Grillo, Brunetta … minchia Brunetta … che manica di “ioni cogli” stivali

    • “esserlo da individui del genere di infimo livello”.
      Credo che il livello della nostra classe politica sia scaduto da anni in una grande mediocrità.
      Che di questi tempi ci siano arrivati anche all’estero non è una grossa consolazione.

  5. @Francesco Sylos Labini

    intendevo semplicemente dire che non mi pare piu’ possibile un’obiezione ricorrente all’azione di protesta e rivendicazione sugli scatti, del tipo cioe’ che “in fondo sono stati ripristinati dal 2016 e la richiesta di recupero giuridico e’ puramente corporativa, cosa volete ancora …”

    nel gioco delle parti, la fondatezza della richiesta di recupero adesso ha comunque basi piu’ solide, dal punto di vista “politico” (cioe’, e’ uno specchietto per le allodole ma qualcosa dice comunque)

    col che personalmente spero che questo governo e questa maggioranza a breve non si possano piu’ occupare della questione e che il discorso si riapra con un nuovo governo (non sono cosi’ superficiale e ingenuo da fidarmi o farmi influenzare da emendamenti e promesse)

  6. @Francesco Sylos Labini

    per essere ancora piu’ chiaro (e chiudo), la dico in sindacalese: dopo questo emendamento (pur bocciato) la piattaforma rivendicativa riparte da li’, qualunque sia il governo, si riparte da quello che nell’emendamento era stato prospettato (ad esempio il 50% di recupero ai fini economici), non da zero

  7. la risposta e’ finita in fondo per mio errore, preciso
    altrimenti e’ fuori contesto

    intendevo ovviamente

    “… la fondatezza della richiesta di recupero adesso ha comunque basi piu’ solide, dal punto di vista “politico” (cioe’, L’EMENDAMENTO e’ uno specchietto per le allodole ma qualcosa dice comunque) …”

    • Manca questo, dal Fatto:Matteo Renzi scarica il barile della questione dell’emendamento Taranto sul presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia. “E’ stato il presidente della commissione che ha dichiarato inammissibile l’emendamento” che stanziava a questo fine 50 milioni”. Ma Boccia non ci sta e rimanda le accuse al mittente: “Taranto era tra le 10 priorità della commissione Bilancio, c’era emendamento e c’era l’ok di tutti. Quell’emendamento non ha avuto il benestare della Presidenza del Consiglio e di chi su quel tavolo rappresentava la presidenza del consilgio. Il tema politico è un altro. Era una priorità? Per me si, lo era anche per l’opposizione, lo era per il relatore, lo era per il Mef, è mancato l’ok di Palazzo Chigi e sarebbe sgradevole usare i cellulari per mostrare gli sms girati quella notte”

  8. Lo scandalo è che non si abbia una politica condivisa sull’Università da parte dei colleghi stessi, fra chi beneficia, è nella cordata giusta, e chi è vessato.
    Lo scandalo è che degli studenti e del loro futuro nella realtà delle cose importa a pochi (avremo l’unità che non c’è, perché su punti culturali fondamentali non possiamo non essere d’accordo).
    Lo scandalo è che il mobbing nell’Università venga attuato su larga scala.

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