Segnaliamo ai lettori il parere CUN sulle corrispondenze fra posizioni accademiche italiane ed estere.

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8 Commenti

  1. Dopo il documento sulle abilitazioni francesi adesso abbiamo le tabelle di corrispondenza e il CUN continua ad arrampicarsi sugli specchi adesso con gli asterischi (non sono troppi?). Abbiano il coraggio di dire che il sistema Gelmini non ha uguali in Europa. Ridateci i ricercatori a tempo indeterminato.

  2. Interessante che non ci siano asterischi per le posizioni negli Stati Uniti. Cosi’ un “professor” di San Bernardino State University vale quanto un “professor” a Berkeley, e può essere chiamato come professore di prima fascia in Italia, mentre un “associate professor” a Berkeley non potrebbe essere chiamato come professore di prima fascia. Comunque, passi per San Bernardino State University, ma come la mettiamo con Bowie College?

    • La normativa vigente prevede un parere da parte della commissione di abilitazione (o una commissione nominata ad-hoc). Se il professore di vattelapesca è giudicato idoneo può essere chiamato.

  3. La notte porta consiglio. A cosa serve la tabella? Forse per la carica dei 500? E perché c’è bisogno di valutare il curriculum? Cosa ci dice in più sul ruolo nella loro Università. Facciamo 2+2 (operazione che mi diverto a fare ogni volta che accedo a ROARS, che però, sempre ogni volta mi ricorda che il nostro principale dramma nelle ex facoltà scientifiche, è quello di colmare le carenze sulla materia dei nostri iscritti)il risultato è che sono perfettamente comprensibili tutti gli asterischi. A pensar male ….. Sarà mica che gli amici degli amici così potranno essere inquadrati nel ruolo che più gli aggrada (a loro e agli amici)? Faccio una proposta invertiamo la tabella e mettiamo dei grandi asterischi sui ruoli italiani. Così tutti gli associati e i ricercatori (a tempo determinato e indeterminato, che come giustamente sottolineato sono spariti dalla tabella)potranno sottoporre il curriculum al CUN per vedere la corrispondenza tra il loro ruolo, attualmente ricoperto, e quello che, per curriculum, dovrebbero ricoprire. Sommergete il CUN con le vostre richieste.

  4. So che questo messaggio sara’ noioso e non accontentera’ nessuno, ma ritengo mio dovere tentare di fare un po’ di chiarezza.
    Il CUN non si diverte a fare queste tabelle, chi se ne occupa perde un sacco di tempo a spulciare legislazioni esotiche e consultare siti improbabili nel tentativo di OTTEMPERARE A UN OBBLIGO DI LEGGE.
    Non spetta al CUN stabilire se la legge e’ giusta o sbagliata, ha solo l’obbligo di applicarla.
    Il CUN NON DECIDE se una proposta di chiamata diretta merita o meno di essere approvata: questo e’ un compito riservato alle Commissioni ASN, che sono prorogate “ad acta” ormai da due anni per questo solo compito (con scarsa gioia dei diretti interessati, almeno di quelli che conosco).
    Il compito del CUN e’ esclusivamente quello di “filtrare” le domande per escludere SOLTANTO quelle manifestamente improponibili (e non sempre e’ facile anche in questo caso).
    Gli asterischi nascono dall’ovvia constatazione che nessun sistema universitario puo’ essere messo in perfetta corrispondenza con il nostro (o con quasi qualunque altro), e sarebbe INIQUO non tener conto di questo fatto.
    I ricercatori universitari a tempo indeterminato non compaiono nella tabella per il banale motivo che nessuno puo’ piu’ essere chiamato su tale posizione in Italia, e quindi la relativa colonna non avrebbe ne’ senso ne’ utilita’ (sorvolando sul fatto che posizioni realmente analoghe a tempo indeterminato, in buona sostanza, non esistono da nessuna parte, salvo forse i “maitres de conference” francesi nei primi anni di carriera, e questo ci dovrebbe far meditare sull’assurdita’ di una messa a esaurimento non accompagnata da un canale privilegiato di reclutamento “automatico” nella fascia degli associati, almeno per gli abilitati)
    Per rispondere poi al legittimo dubbio di AFT: noi speriamo vivamente che un “professor” di San Bernardino State Univerisity sia (di norma) lasciato dov’e’ e non chiamato in Italia, ma non possiamo ESCLUDERE che ci sia qualcuno tanto sfortunato quanto geniale che e’ finito a San Bernardino mentre dovrebbe stare ad Harvard: sarebbe un abuso di potere in contrasto con la legislazione vigente impedirgli di essere valutato a tal fine, cosi’ come un “associate” di Berkeley non potrebbe LEGALMENTE essere chiamato su un posto di prima fascia in Italia e dovrebbe aspettare che riparta (?) l’ASN per poter poi partecipare a un nostro concorso.
    Che cosa penso personalmente dei nostri governanti e’ espresso con chiarezza dalla poesia cinese che apre le mie pagine web, ma come membro dell’organo elettivo di rappresentanza del sistema universitario italiano non posso comunque esimermi dai compiti che la legge mi assegna.
    Un piccolo commento per Giapan e per chi e’ d’accordo con lui:
    il CUN e’ GIA’ sommerso di richieste prive di fondamento fatte da chi cerca di lucrare sui margini offerti da una legislazione non coordinata e spesso insensata, e sta cercando di difendere il sistema da questo assalto, nei limiti delle proprie facolta’ e possibilita’.
    Mandate piuttosto le vostre richieste al MIUR, alla CRUI, all’ANVUR, al Capo del Governo e al Capo dello Stato: loro potrebbero farci qualcosa, noi no.

    • Non è che dopo averlo letto sia più contento (in questo senso non mi hai accontentato). Però credo che il ragionamento non faccia una piega (e in questo senso mi hai accontentato).

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