Molti colleghi turchi che hanno sottoscritto l’appello “Accademici per la pace” sono attualmente indagati dalla magistratura con l’accusa di “propaganda terroristica” a favore del Pkk. Molte Università hanno aperto procedimenti amministrativi, con licenziati e sospesi. Il Consiglio esprime forte solidarietà nei confronti dei colleghi turchi inquisiti e chiede al suo Direttore di sottoporre la mozione all’attenzione del Senato Accademico, per una delibera indirizzata al Governo turco, a tutela della libertà di espressione e di pensiero. Il Consiglio chiede inoltre al Rettore di portare la questione all’attenzione della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, allo scopo di coinvolgere tutti gli Atenei in analoghe prese di posizione.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Mozione di solidarietà agli accademici turchi inquisiti
Cassino, mercoledì 13 marzo 2016
Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale esprime preoccupazione per il clima d’intimidazione e repressione messo in essere dalle autorità turche nei confronti dei colleghi turchi che hanno sottoscritto l’appello “Accademici per la pace” insieme a molti altri accademici di spicco a livello internazionale. Tale appello chiede e auspica una risoluzione pacifica del conflitto che tenga in considerazione le richieste del movimento politico curdo.
Molti firmatari sono attualmente indagati dalla magistratura con l’accusa di “propaganda terroristica” a favore del Pkk. Molte Università hanno aperto procedimenti amministrativi, con licenziati e sospesi.
Il Consiglio esprime forte solidarietà nei confronti dei colleghi turchi inquisiti e auspica che l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale sappia utilizzare tutti i canali a disposizione affinché arrivi ai rappresentanti della comunità accademica turca inquisiti e perseguiti la piena solidarietà della comunità accademica. Il Consiglio chiede al suo Direttore di sottoporre la mozione all’attenzione del Senato Accademico, per una delibera indirizzata al Governo turco, a tutela della libertà di espressione e di pensiero.
Il Consiglio chiede inoltre al Rettore di portare la questione all’attenzione della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, allo scopo di coinvolgere tutti gli Atenei in analoghe prese di posizione.
Il Consiglio auspica, infine, che l’intera comunità accademica italiana si attivi nelle sedi opportune, tanto a livello italiano che europeo, affinché al governo turco sia fatta presente l’opportunità di interrompere le azioni contro i sottoscrittori dell’appello, ripristinando il pieno rispetto della libertà di espressione, indispensabile nella comunità accademica.
Solidarity – Department of Human, Social, and Health Sciences –
University of Cassino and Southern Lazio – Italy
Cassino, Wednesday, March 13, 2016
The Department of Human, Social, and Health Sciences at the University of Cassino and Southern Lazio would like to express its concern for the climate of intimidation and repression that the Turkish authorities are putting in place against our Turkish colleagues who, as many other prominent academics have done on an international scale, have signed the petition “Academics for peace”. This document advocates and requests a peaceful resolution of the Kurdistan conflict, taking into account the demands of the Kurdish political movement.
Many of these signers are currently under investigation on suspicion of “terrorist propaganda” in favour of the PKK. Many universities have opened administrative proceedings against the signers. Some of the latter have been fired or suspended.
The Department of Department of Human, Social, and Health Sciences at the University of Cassino and Southern Lazio expresses full solidarity with the Turkish colleagues that have been investigated, and hopes that the University of Cassino and Southern Lazio will be able to use all the available means to promote the full solidarity of the entire international Academic Community to the investigated and persecuted Turkish colleagues. The Department delegatesits Director for submitting a proposal to the Academic Senate in order to address to the Turkish government an urgently needed plea for the restoration of the right to freedom of expression. The Department also invites the Rector to raise the case at the Conference of Rectors of Italian Universities (CRUI), in trying to involve all the Italian Universities in similar position statements.
Finally, the Council trusts that the entire Italian Academic Community would become active, both in the Italian and European forums, in order to achieve the Turkish government’s immediate interruption of the actions against the signers of the petition “Academics for peace”, and to restore the full respect for freedom of expression, which is essential in the Academic Community.