Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Certamente tutti i Colleghi di qualsiasi corso di studio sanno come siano previste dal regolamento di ogni corso alcune propedeuticità di esame normalmente inserite per ovvie e specifiche ragioni didattiche.

Ciò che si verifica oggi, almeno nel mio Ateneo, è un qualcosa che vanifica completamente tali propedeuticità, così come si evince chiaramente dalla risposta del pro-rettore alla didattica espressamente da me interpellata al riguardo del sistema elettronico di gestione carriere:

come accadeva già nel precedente sistema, l’esame superato con il warning = debito tasse non è registrato in carriera fino al pagamento del debito (l’amministrazione blocca anche l’emissione dei certificati); così pure accade per l’esame sostenuto in carenza di propedeuticità, che è altrettanto sospeso sino al superamento dell’esame propedeutico.

Questa mail di risposta vuole smentire l’inutilità attuale delle precedenze, ma appare invece chiaro come uno studente possa sostenere un esame senza rispettare le propedeuticità richieste (se il docente per ragioni diverse lo ammette al’esame). Quest’ultimo infatti non verrà annullato, ma andrà in una specie di limbo in attesa che le propedeuticità vengano superate e poi sarà regolarmente registrato Direi che ciò altro non è che l’ufficializzazione dello scorretto sistema adottato da alcuni docenti “buoni (?) che erano /sono disposti a scrivere il risultato dell’esame su un foglietto o quaderno registrandolo poi successivamente al momento opportuno (secondo me è un falso in atto pubblico, ma tanto oggi non conta).

Si noti per inciso che oggi il “libretto universitario” non esiste più, vi è solo una tesserina che ovviamente niente dice dello studente se non cognome e nome e codice fiscale.

E’ un altro passo avanti verso la democratizzazione (leggasi distruzione dell’Università pubblica?)

Infine, sempre qui a Firenze, il risultato possibile di un esame, prevede il superamento con una votazione numerica da 18 a 31 (per trenta e lode), ma per un esito insufficiente è stranamente possibile inserire solo “0”. Ma di questo parleremo in seguito…

Stefano Chimichi

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7 Commenti

  1. Si la propedeuticità è importante, specialmente per gli esami dell’ultimo anno. Poichè gli studenti si prenotano quasi ovunque collegandosi al sito dell’Università (a Roma abbiamo Infostud) basterebbe che il sistema, all’atto della prenotazione, verificasse se lo studente ha sostenuto l’esame propedeutico. In caso negativo, la prenotazione non dovrebbe risultare possibile. Nell’interesse dello studente che, se non ora, si renderà conto in futuro dell’importanza

  2. Se la propedeuticità è in regolamento, non farla osservare, anche a livello del sistema informatico, è violazione del regolamento e, in un sistema più sensibile all’osservanza delle regole di quel che sia in media l’ università italiana, comporterebbe dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili.

    Detto questo, non posso non osservare che alla fine dei conti, piuttosto che accanirsi sugli aspetti formali, c’e’ una via di buon senso molto più semplice e sicura del controllo formale sulle propedeuticità. Se la propedeuticità e’ effettiva, ovvero lo studente che non ha digerito i contenuto del corso A non e’ in grado di comprendere e digerire quelli del corso B, vuol dire che i contenuti di A sono prerequisiti per il corso B. E questo e’ un punto di sostanza, non formale. Pertanto, se all’ esame del corso B si presenta uno studente che dimostra di non avere quei prerequisiti che dovevano esser certificati dall’ aver passato l’esame di A semplicemente lo studente non passerà l’esame del corso B per non padronanza dei prerequisiti disciplinari. Dal punto di vista formale basta dichiarare esplicitamente che i contenuti del corso A sono prerequisiti di B. Ovviamente a questo punto la questione si sposta su “come” si fanno gli esami. Ma in questo modo anche la questione del controllo sulla “obsolescenza” delle conoscenze, che pure è presente nei documenti ministeriali, troverebbe una soluzione automatica, efficace e non formale.

    • Giusto.
      E sovente è così.
      In altre forme, secondo me più diffuse, la mancanza di nozioni propedeutiche non impedisce il superamento dell’esame (la cui asticella minima spesso non è altissima per motivi che forse è inutile discutere qui) ma impedisce allo studente di acquisire le competenze che con le sue capacità, la sua mente è un apprendimento graduale avrebbe potuto acquisire.
      Per questo, soprattutto, sono un tifoso delle propedeuticitá, ove opportune, perché vi ravvedo una valenza pedagogica.
      Inutile, invece, discutere degli atti illeciti. Un giorno qualcuno se ne accorgerà e qualcun altro passerà un brutto guaio.

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