Ecco l’FFO a premialità variabile con indicatori “à la carte”; sono stati modificati i requisiti per l’accesso ai posti di ricercatore a tempo determinato; continua il duello tra Gavosto e Tassinari che ha come oggetto Eduscopio, la classifica delle scuole curata dalla Fondazione Agnelli. Potete trovare tutto questo e molto altro ancora nella Settimana Roars, la rapida sintesi dei contributi pubblicati nell’ultima settimana

La settimana ROARS:

9 -15 gennaio 2017.

Una rapida sintesi dei contributi pubblicati nell’ultima settimana

Ecco l’FFO a premialità variabile con indicatori “à la carte”

L’ultimo grido della valutazione all’italiana è l’introduzione della premialità a geometria vaiabile. Per valutare la qualità del reclutamento, il MIUR ha usato un indicatore per le Università statali e un altro, differente, per le università non statali, entrambi diversi da quello previsto nel bando VQR. Ma chi ci ha perso e chi ci ha guadagnato in termini di FFO? (Ecco l’FFO a premialità variabile. ANVUR: «MIUR ha richiesto modifiche rispetto al bando VQR»)

Con l’ultima legge di stabilità sono stati modificati i requisiti per l’accesso ai posti di ricercatore a tempo determinato. Chi dispone di diploma di specializzazione medica ha un più agevole accesso ai concorsi RTDb. Una disparità fra aree disciplinari voluta o frutto di errore? (Accesso ai posti da Ricercatore a tempo determinato: qualche curiosa novità)

Segnaliamo la pubblicazione della nuova versione delle “Linee Guida per la scrittura degli ordinamenti didattici” predisposte dal CUN. Un documento che intende fornire tutte le indicazioni utili per chi presenta modifiche degli ordinamenti o corsi di nuova istituzione (Nuovo Decreto AVA e Linee Guida CUN per scrittura degli ordinamenti didattici).

Basandosi praticamente solo sulle idee purtroppo largamente sbagliate di un articolo di tre pagine di dieci anni fa, il Piano nazionale scuola digitale pretende di dare un nuovo indirizzo alla scuola italiana, ignorando di fatto una disciplina seria e matura come l’informatica (Informatica o pensiero computazionale? Il futuro della scuola italiana).

Continua la discussione tra Giorgio Tassinari ed Andrea Gavosto su Eduscopio, la classifica delle scuole superiori realizzata dalla Fondazione Agnelli. Tassinari aveva sfidato a duello Gavosto che preferisce rispondergli su Roars “luogo pubblico non estraneo a combattimenti pugnaci”. Tassinari replica, rilanciando il guanto di sfida (Eduscopio: il duello tra Gavosto e Tassinari).

I premi per i docenti, l’alternanza scuola lavoro, il potenziamento, la nuova formazione degli insegnanti, la competizione tra istituti raggiungeranno i loro obiettivi? L’unica risposta benevola e sincera che dalle nostre aule potremmo proferire è insciallà, se dio vuole (Insciallà o Della Buona Scuola).

Segnaliamo ai lettori il convegno organizzato dall’Istituto Emilio Betti a Roma per i giorni 19 e 20 gennaio dedicato a La formazione del giurista presso l’Università di Roma Tre. Il 19 gennaio, presso il dipartimento di Scienze politiche dell’università di Pisa, si terrà una conferenza dal titolo Publishing without perishing? La scienza aperta all’epoca della valutazione della ricerca. Intervengono A. Baccini (Università di Siena), R. Caso (Università di Trento), G. De Nicolao (Università di Pavia), P. Galimberti (Università di Milano), con la partecipazione di P. Rossi (Università di Pisa) in veste di discussant.

 

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GRAZIE


Ricordiamo ai lettori la call for papers di RT, a Journal on Research Policy and Evaluation.

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