La settimana ROARS:
6 luglio – 12 luglio 2015.
Una rapida sintesi dei contributi pubblicati
nel corso della settimana appena conclusa.
- L’ANVUR potrebbe mai aggiudicarsi un “Bad Sex Award”? Speriamo di no, ma di certo è tra i favoriti per un premio che il sito “Responsible Metrics” ha istituito sulla scia del famoso “Bad Sex in Fiction Award” della Literary Review: «Adapting the approach taken by the Literary Review’s “Bad Sex in Fiction” award, every year we will award a “Bad Metric” prize to the most egregious example of an inappropriate use of quantitative indicators in research management». Un’iniziativa più seria di quanto sembri, tanto da essere citata in un recente rapporto commissionato dall’HEFCE (Agenzia governativa finanziatrice del sistema universitario inglese) (S’alza la marea scientometrica? In UK si erige una “diga responsabile”). Non accontentandosi di essere tra i favoriti della prima edizione del premio, l’Agenzia di Valutazione italiana sta ponendo le basi per un’egemonia di lunga durata, varando un Regolamento sulla classificazione delle riviste in aperto contrasto con lo stato dell’arte scientifico e le risultanze del rapporto HEFCE (Regolamento ANVUR sulle liste di riviste). Per andare sul sicuro, l’ANVUR ha inoltre replicato nel Bando della VQR 2011-2014 più o meno tutti gli errori metodologici dell’infelice edizione 2004-2010 (Pubblicato il bando provvisorio VQR). Messe da parte le magagne tecniche, vale però la penda di porsi un interrogativo: prima di valutare i ricercatori uno stato serio non dovrebbe almeno garantire loro la possibilità di accedere a finanziamenti degni di questo nome?( Le nozze coi fichi secchi dell’ANVUR)
- Buon per l’ANVUR che il “Bad Metric” prize sia limitato alla valutazione della ricerca. Altrimenti, sarebbe stato difficile superare la Commissione Affari Costituzionali della Camera, un cui emendamento alla riforma della PA prevede la valutazione, nei concorsi pubblici, del voto di laurea “in rapporto all’istituzione che lo ha assegnato e al voto medio di classi omogenee di studenti”. Una generale levata di scudi, a cui si è associata la Conferenza dei Direttori di Giurisprudenza, ha consigliato una precipitosa marcia indietro (La Conferenza dei Direttori di Giurisprudenza a proposito dei requisiti per l’accesso ai concorsi pubblici).
- Dopo Diritto Privato e Demografia, potrebbe essere la volta di Diritto Penale. Si allunga la lista di abilitazioni messe a rischio da un vizio genetico dell’organo valutatore che, se confermato, annullerebbe l’intera procedura (Contenzioso ASN: a rischio anche Diritto Penale?). La fragilità delle regole varate dal MIUR sotto dettatura di ANVUR era stata a suo tempo denunciata, ma senza esito, ed è oramai un caso di studio, oggetto di articoli in italiano e in inglese (A proposito di reclutamento accademico). A quattro anni di distanza dalla riforma del reclutamento, sono evidenti gli esiti di un’attività legislativa e regolamentare povera di competenze e nutrita da intenti punitivi (III Convegno Roars. A. Bellavista: Il reclutamento accademico dopo la legge 240 del 2010).
- Segnaliamo ai lettori che sul sito del MIUR il 7 luglio è stato pubblicato il Rapporto sulla Condizione Studentesca 2015. Realizzato e sottoscritto dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), il documento consta di 102 pagine, ed è suddiviso in sei capitoli, riguardanti: Diritto allo Studio; Didattica; Internazionalizzazione; Mondo del Lavoro; Dottorandi; Rappresentanza (Pubblicato il Rapporto sulla Condizione Studentesca 2015).