Nei giorni scorsi è stato approvato presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera un emendamento che prevede la valutazione, nei concorsi pubblici, del voto di laurea “in rapporto all’istituzione che lo ha assegnato e al voto medio di classi omogenee di studenti”.

Si tratta in buona sostanza di una riedizione di strumenti valutativi poco solidi, analoghi a quelli a suo tempo previsti per il c.d. “bonus maturità”.

Numerose, inoltre, sarebbero le implicazioni relativamente al valore legale del titolo di studio e agli effetti che una disposizione del genere produrrebbe sugli atenei.

Segnaliamo ai lettori la presa di posizione in materia dal parte della Conferenza dei Presidi di Giurisprudenza.

Documento della Conferenza sull’emendamento 13.38

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