L’art. 21 della versione provvisoria della Legge di Stabilità prevede un piano straordinario per l’assunzione di ricercatori a tempo determinato di tipo B. Ma la vera novità è l’art. 20, che sembra configurare una sorta di concorso nazionale, aperto a candidati sia italiani che stranieri. Un successivo DPCM stabilirà i requisiti di partecipazione, le modalità di selezione delle commissioni – composte da studiosi italiani ed esteri – per settore concorsuale, nonché il numero e le modalità di assegnazione dei posti ai settori concorsuali ed alle singole università. I selezionati avranno la peculiarità di portare con sé le risorse finanziarie necessarie al trattamento retributivo in caso di mobilità. Quale sarà il destino dell’Abilitazione Scientifica Nazionale nel momento in cui si apre un nuovo canale di reclutamento di queste dimensioni.
A quanto ci risulta, la versione provvisoria della Legge di Stabilità prevede, all’art. 20, un incremento dell’FFO pari a 50 milioni di € per il 2016 e 75 a decorrere dal 2017, al fine di finanziare “chiamate dirette” di studiosi di elevato merito scientifico.
Alle procedure, destinate al reclutamento di associati e ordinari, potranno partecipare candidati sia italiani che stranieri, con esclusione di coloro che in Italia già sono in ruolo per la posizione alla quale intenderebbero concorrere.
Le procedure, che sembrano configurare una sorta di concorso nazionale straordinario, saranno regolate da un successivo DPCM.
Il DPCM dovrà stabilire fra l’altro i requisiti di partecipazione, le modalità di selezione delle commissioni – composte da studiosi italiani ed esteri – per settore concorsuale, nonché il numero e le modalità di assegnazione dei posti ai settori concorsuali ed alle singole università.
Si precisa che la distribuzione dei posti potrà essere adeguata a particolari esigenze di potenziamento di specifici settori di ricerca scientifica e tecnologica.
I selezionati avranno la peculiarità di essere “portabili”, ossia di portare con sé le risorse finanziarie necessarie al trattamento retributivo in caso di mobilità.
Per quanto riguarda i giovani ricercatori, l’FFO è incrementato (art. 21) rispettivamente di 55 milioni per il 2016 e di 60 milioni dal 2017, al fine dell’assunzione di ricercatori a tempo determinato di tipo B. La ripartizione dei fondi fra gli atenei sarà effettuata sulla base degli esiti della VQR.
Infine agli atenei con bilanci “virtuosi” sarà consentito reclutare ricercatori di tipo A in deroga alle limitazioni del turnover.
Resta da chiedersi quale sarà il destino dell’ASN, introdotta con la Riforma Gelmini, nel momento in cui si apre un nuovo canale di reclutamento di queste dimensioni.
Nell’articolo di Zunino su Repubblica c’è un passaggio preoccupante sulla selezione dei futuri “ricercatori di eccellenza”.
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Il concorso per le cattedre del merito sarà previsto solo per alcune discipline, fortemente richieste nel paese: ambiente, energia, sanità. La commissione giudicante coinvolgerà l’Erc, il Consiglio europeo della ricerca.
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A parte la decisione di scegliere solo “alcune discipline” (in che modo??) non è chiaro come si vorrebbe (o potrebbe) “coinvolgere” l’ERC. L’ultima volta che si è tentato di “coinvolgere l’ERC” è stato quando si è emanato il bando per i progetti SIR, nel quale erano previsti i valutatori dell’ERC ma che l’ERC non essendo stato interpellato prima non ha fornito.
L’unico modo possibile potrebbe essere quello di acquisire le valutazioni di progetti presentati presso ERC di potenziali candidati.
Dato che gli attori in gioco sembrano avere problemi con la memoria di medio-lungo periodo, rispolveriamo l’ineffabile duetto tra MIUR ed ERC relativo alle commissioni di valutazione dei progetti SIR.
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MIUR: «ci sono dei ritardi, che non dipendono però da negligenze del Ministero».
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ERC: «An answer on this matter has already been sent».
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MIUR: «non è possibile rendere nota la motivazione della mancata comunicazione della rosa [perchè] tale motivazione non ci è stata comunicata».
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ERC: «over a year ago, MIUR requested to be granted access to the database of ERC peer reviewers […] As explained at that time to the Italian authorities, this wish could however not be met»
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In sintesi, da più di un anno (!) era stato fatto presente al MIUR che l’ERC non avrebbe potuto fornire la rosa di nominativi e diffondere le informazioni dei propri commissari. Che dopo un tale precedente si riproponga il ricorso all’ERC sembra frutto di una patologica coazione a ripetere i propri errori.
I rientri dei cervelli??? Ne ho già visti di cervelli rientrati … quasi tutti a metà …. e generalmente non costruiscono NULLA nell’università italiana.
Rientrano, prendono lo stipendio italiano, ma continuano a lavorare per l’università straniera d’origine perchè è molto più facile lavorare. Indubbiamente in Italia è molto più difficile (non impossibile) lavorare … allora è più comodo prendere lo stipendio sicuro in Italia e continuare a lavorare per l’università straniera e non fare NULLA per costruire una scuola in Italia. NULLA! tranne dare i propri lavori per la VQR e la struttura italiana accetta questa situazione in silenzio … almeno ha dei buoni lavori per la VQR … questà è la realtà mper la maggior parte dei rientri che ho visto …
Confermo questa modalità doppiogiochista anche per un paio di situazioni di mia conoscenza. Della serie: “metti anche il mio nome che ti pago le publication fee”…
denunciamoli
https://www.youtube.com/watch?v=hvWuDzlVCiE
[…] più di 10.500 posizioni a tempo indeterminato. La risposta nella nuova legge di stabilità? La carica dei 500 “super professori” da reclutare con con un concorso nazionale tutto da inventare e uno striminzito piano RTDb da 1.000 […]