Segnaliamo la severa nota resa pubblica dal CBUI:
Il CBUI, Collegio dei Biologi delle Università Italiane, che riunisce a livello nazionale tutti i Responsabili dei Corsi di Studio in Biologia, si dissocia con decisione dalle posizioni assunte negli ultimi mesi dal Presidente dell’Ordine dei Biologi, Dott. Vincenzo D’Anna, su varie questioni di rilevantissimo interesse nazionale in ambito socio-sanitario. Il Collegio, in primo luogo, non condivide le posizioni critiche da tempo assunte dal Dott. D’Anna in merito all’obbligo vaccinale previsto dalla legge, e da lui ribadite in molteplici dichiarazioni pubbliche rese in convegni tematici e sugli organi di stampa. Né condivide le sue dichiarazioni riguardo alla presunta presenza di contaminanti nei vaccini, che nuocerebbero alla salute umana. Questo Collegio sottolinea invece che le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi non sono basate su nessuna evidenza scientifica e in quanto tali sono da considerarsi opinioni personali del Dott. D’Anna, che non devono mettere a repentaglio la credibilità dell’intera comunità dei Biologi, siano essi iscritti o no all’Albo professionale. In secondo luogo, il Collegio condanna fermamente le ripetute esternazioni mediatiche del Dott. D’Anna sulla possibile origine e sul decorso epidemiologico dell’attuale pandemia da SARS-CoV-2.
Segue il testo integrale.
E’ incredibile che tanti accademici abbiano firmato un documento senza alcun riferimento scientifico per sbugiardare il loro presidente. A casa mia se uno vuole confutare una dichiarazione di un altro cita il documento, la fonte in modo che ognuno possa controllare e mettere a confronto le opinioni oggetto del dibattito. A meno che non vi sia dibattito ma dittatura scientifica. Ricordo che al tempo del fascismo abbiamo già assistito a tali percentuali bulgare quando tutti gli accademici italiani firmarono il programma fascista tranne 12. Se tanto mi da tanto la storia scientifica si ripete. Complimenti per la capacità comunicativa e il rispetto di chi legge che hanno i biologi italiani (escluso il loro Presidente ovviamente)
Mi pare che l’accostamento con il fascismo sia del tutto incongruo. Qui non c’è un ordine del ministro o del governo. Ci sono rappresentanti della comunità accademica che prendono la parola pubblicamente.
Ma quando l’hanno eletto non sapevano chi era?
Intervengo in qualità di Presidente del CBUI, solo per chiarire che membri dell’Ordine dei Biologi e Biologi universitari sono insiemi distinti. In quanto universitari, noi non abbiamo alcun obbligo di iscrizione all’Ordine quindi la grandissima maggioranza di noi, non essendo iscritta, non partecipa all’elezione del Presidente dell’Ordine stesso.
Sulla necessità di inserire “riferimenti scientifici” nel nostro documento (che non è un articolo scientifico…), faccio presente che le posizioni dell’attuale Presidente dell’Ordine sono tutte di dominio pubblico, a partire da quelle assunte in veste di parlamentare.
Sull’accostamento con il fascismo non dico nulla: non si commentano le stupidaggini.
Cordialità.
La sostanza è che si fa ‘politica’ scientifica e non ‘critica’ scientifica. Conosco benissimo le dichiarazioni del Presidente e mi aspetto che vengano confutate in modo preciso e non derubricandole come avete fatto nella lettera ‘politica’ di nessun valore scientifico. Se un marziano leggesse la vs lettera penserebbe che il Presidente si è ammattito. E siccome è questo il tono e la qualità delle vostre argomentazioni ho chiesto di confutare in modo preciso le affermazioni giudicate sbagliate argomentando in modo scientifico e non facendo passare il Presidente per un terrapiattista. L’accostamento con quanto successo in epoca fascista era una provocazione certamente iperbolica nella forma ma nella sostanza è l’altra faccia della stessa medaglia e cioè una presa di posizione ‘attiva’ di tipo ‘politico’ contro qualcuno che ha provato a fare un ragionamento ‘scientifico’. La lettera non contiene alcun ragionamento di una certa rilevanza scientifica, è una generica opinione di parte senza giustificazione. Se tanto mi da tanto potrei desumere che la scienza è democratica perchè essendo voi la maggioranza volete affermare che la ragione è dalla vostra parte con l’argomento che siete molti di più a non pensarla come il Presidente. E’ bene che il popolo sappia che tipo di scientificità si respira in certi ambienti ‘universitari’. Da qui l’accostamento col l’epoca fascista, corsi e ricorsi storici.