Per Gian Antonio Stella, Il “teorema di Figalli” prova la colpevole incapacità della nostra università di intercettare i potenziali geni(1). Stella cita [correzione del 3.9.2018] a memoria un botta e risposta nel corso di una trasmissione televisiva un garbato ma vivace scambio di opinioni con un professore della Sapienza: “Eh, no!, saltò su il prof della Sapienza spiegando che anche l’ateneo romano aveva cercato di prendere quel ragazzo prodigio romano. Ma come? Prospettandogli un concorso, come dire, «su misura», che avrebbe vinto facile facile. Al che Alessio […] si sarà chiesto: ma come, in America scommettono su di me dandomi la cattedra a 27 anni e qui, a casa mia, dovrei entrare adattandomi ai percorsi ambigui usati per piazzare i figli, i cognati, i cugini, le nuore dei rettori e dei baroni? Esposto ai ricorsi di chi era in coda prima?”. Ma è andata proprio così? Come risulta dalla lettera che pubblichiamo di seguito, inviataci dal Prof. Marco Isopi (Roma Sapienza), non si trattava di un concorso su misura, anzi non si trattava nemmeno di un concorso, ma di una cosiddetta procedura di “chiamata diretta”. E anche la reazione di Figalli pare sia stata diversa da quella ipotizzata da Stella. Ecco cosa scrisse il Direttore del Dipartimento di Matematica ai colleghi: “Il Prof. Figalli […] mi ha confermato […] che, anche in considerazione della difficile situazione della ricerca in Italia, aveva già deciso di rimanere all’estero per almeno due o tre anni. Mi ha chiesto di rappresentarvi la sua soddisfazione per essere stato considerato per la chiamata diretta nel nostro dipartimento. […] mi è parso di capire che, qualora in un futuro non troppo prossimo, decidesse di tornare in Italia, il nostro dipartimento sarebbe fra i più graditi.”. Alla difficile situazione della ricerca in Italia (nel 2009 erano già stati approvati i pesantissimi tagli della L. 133/2008 ed era in cantiere la Riforma Gelmini) avevano contribuito anche alcune leggende diffuse dai principali mezzi di informazione, non ultima quella dei “37 corsi di laurea con un solo studente”, messa in circolazione da G.A. Stella e S. Rizzo. [aggiunta del 3.9.2018] Il giorno seguente alla pubblicazione dell’articolo, al Rettore di Bologna che smentiva questi numeri, Rizzo e Stella  replicarono che che si erano limitati a “riportare i numeri ufficiali del sito ufficiale dell’anagrafe”. Un sito che, purtroppo, sembra che non rispecchiasse i reali iscritti. Per una ricostruzione più dettagliata della vicenda rimandiamo al nostro post “I 37 corsi di laurea con un solo studente: la leggenda zombie che non vuole morire“, in cui arriviamo fino al rilancio della leggenda da parte della Ministra Gelmini nel 2008, quando era stato un servizio di Matrix andato in onda il 24/10/2008 a mostrare che era soltanto una (clamorosa) bufala.

Nell’ambito del convegno Meeting in Applied Mathematics and Calculus of Variations Alessio Figalli terrà una conferenza generale lunedì 3 settembre alle ore 17 in aula III.

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Domani, lunedì 3 settembre, Alessio Figalli terrà una conferenza proprio presso l’Università Roma Sapienza. Ci rendiamo conto che adesso c’è materiale ghiotto per un altro pezzo intitolato “Il Corollario di Figalli”, ovvero “i baroni di Villautarchia  invitano Ronaldo a un’amichevole solo dopo che ha preso il pallone d’oro“. Non è il caso di avventarsi sulla tastiera, però. Per sapere che il pezzo non starebbe in piedi, non occorre nemmeno telefonarci. Informiamo i giornalisti (del Corriere e non) che Figalli era stato invitato prima di essere insignito della Medaglia Fields.

(1)Ne scrivono Stefano Gagliarducci, Andrea Ichino, Giovanni Peri e Roberto Perotti nel libro Lo splendido isolamento dell’università italiana. È come nel calcio, spiegano. Quando una squadra di brocchi preferisce prendere un altro brocco piuttosto che un campione: «[…] Prendere Ronaldinho (oggi Ronaldo, ndr) scombussolerà la tranquilla vita dei giocatori, che si allenano solo una volta alla settimana; toglierà la leadership della squadra al vecchio capitano quarantenne; e farà risaltare l’inadeguatezza dell’allenatore…»”. Ad essere pignoli, il testo di Gagliarducci, Ichino, Peri e Perotti non è un libro, ma solo un capitolo del volume Oltre il Declino (Il Mulino 2005). Eppure, è almeno la terza volta, dopo [1] e [2], che Stella infila nei suoi articoli la citazione sulla squadra di Villautarchia: un po’ come inserire il pilota automatico, un copia-incolla e via, un pezzo di articolo è già scritto, scontando un po’ di fatica. Peccato, però, che il Corriere  venga venduto a prezzo intero.

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del Prof. Marco Isopi (Università Sapienza di Roma) relativa alla discussione, avvenuta nell’ottobre 2009, di una possibile chiamata diretta di Alessio Figalli.


 

Nell’ottobre 2009 l’allora Direttore del Dipartimento di Matematica della Sapienza, cui afferisco da molti anni, il professor Vincenzo Nesi, ci chiese nel corso del Consiglio di Dipartimento di esplorare la possibilità di effettuare una chiamata diretta su un posto di prima fascia. Dopo essersi consultato con gli ex direttori, propose al consiglio il nome del prof. Figalli. La proposta fu accolta da tutti con entusiasmo e il consiglio diede mandato al direttore di procedere a interpellarlo per sondarne l’interesse.

Alcuni giorni dopo il direttore ci informava, tramite il messaggio seguente, che Alessio aveva deciso dopo riflessione di declinare l’offerta.

Cari tutti,
faccio seguito al Consiglio di mercoledì scorso.

Come concordato in Consiglio ho contattato il Prof. Alessio Figalli esponendogli i termini del possibile impegno del nostro dipartimento nella prospettiva di una sua “chiamata diretta”. Il colloquio e’ stato improntato a grandissima cordialità.

Il Prof. Figalli, dopo 48 ore di riflessione, mi ha richiamato e mi ha confermato di essersi trasferito negli Stati Uniti da poche settimane e che, anche in considerazione della difficile situazione della ricerca in Italia, aveva gia’ deciso di rimanere all’estero per almeno due o tre anni.

Mi ha chiesto di rappresentarvi la sua soddisfazione per essere stato considerato per la chiamata diretta nel nostro dipartimento.

Nelle more del discorso mi e’ parso di capire che, qualora in un futuro non troppo prossimo, decidesse di tornare in Italia, il nostro dipartimento sarebbe fra i piu’ graditi.

Ringrazio tutti i colleghi che hanno contribuito a formulare questa validissima proposta e, in considerazione della giovanissima età di del Prof. Figalli, auspico che in futuro il Consiglio possa nuovamente esplorare questa possibilità

Nella prossima riunione del 2 Novembre, pertanto, non porterò proposte del nostro dipartimento.

La chiamata diretta era uno strumento allora nuovo (era stato introdotto dalla Legge 230 del 2005), che prevedeva un canale di reclutamento assolutamente separato dalle procedure concorsuali e sottoposto a controlli molto più stringenti.
La nostra Facoltà avrebbe poi coerentemente seguito negli anni successivi la linea di effettuare chiamate dirette di studiosi di altissimo livello, spesso con successo.

 

Marco Isopi

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1 commento

  1. Anche Figalli in persona conferma quanto riportato nella lettera di Marco Isopi: si trattava di una chiamata diretta e non di un concorso “su misura”, come scritto da Stella.
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    Questo seminario alla Sapienza prelude a un rientro in Italia?
    “Per il momento mi trovo bene a Zurigo. Nel 2009 in effetti La Sapienza mi contattò per offrirmi un posto da professore ordinario per chiamata diretta. Già all’epoca non mi mancavano i titoli, ma avevo solo 25 anni ed ero stato molto contento dell’opportunità che La Sapienza voleva offrirmi: avevano deciso di scommettere su di me. In quel caso rifiutai quella opzione perché ero appena arrivato a insegnare in Texas. Ci tenevo a sfruttare quell’opportunità. Purtroppo in Italia non sai mai se avrai i fondi per fare ricerca, per far lavorare i giovani dottorandi, viaggiare o organizzare congressi. Per questo il paese attrae poco. Ma se penso alle lezioni che seguivo all’università, in giro per il mondo non ne ho mai ritrovate di altrettanto profonde. Speriamo che la fuga dei cervelli non rovini mai questo patrimonio”.
    http://www.repubblica.it/scienze/2018/09/06/news/figalli_il_volto_bello_della_matematica_matricole_scopritela_e_non_vi_deludera_-205775091/

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