I sottoscritti, anche a seguito della risposta del Governo alla interrogazione parlamentare dedicata alla protesta Stop VQR, esprimono la loro forte preoccupazione, per la redistribuzione dei finanziamenti mediante la VQR , i tagli al diritto allo studio, il blocco degli scatti stipendiali, il processo di burocratizzazione del sistema didattico, il mancato rispetto della cadenza di legge nell’abilitazione, il definanziamento del sistema universitario. Pertanto, i sottoscritti decidono di non collaborare alla selezione dei prodotti per la VQR 2011-2014. Seguono le firme di 44 docenti su 195 dell’Università del Sannio.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
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Al Rettore dell’Università del Sannio-Benevento
Al Direttore del Dipartimento di Diritto,
Economia Management e Metodi Quantitativi
Al Direttore del Dipartimento di Ingegneria
Al Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie
I sottoscritti firmatari del presente documento, in riferimento a quanto discusso nelle assemblee del 2, 17 e 22 febbraio 2016 ed anche a seguito della risposta del Governo alla interrogazione parlamentare dedicata alla protesta Stop VQR che è stata tutt’altro che conciliante (Atto Camera, Risposta scritta pubblicata il 25 febbraio 2016 nell’allegato al bollettino Commissione VII Cultura) esprimono la loro forte preoccupazione, per:
- il de-finanziamento costante del sistema universitario italiano
- la redistribuzione dei finanziamenti pubblici alla ricerca mediante l’utilizzo della VQR nella sua forma attuale, che ridisegna la geografia del sistema universitario italiano
- i tagli operati al supporto economico al diritto allo studio
- Il blocco degli scatti stipendiali e la disparità di trattamento riservata ai docenti universitari rispetto ad altre categorie del pubblico impiego
- Il processo di estrema burocratizzazione del sistema didattico
- Il mancato rispetto della cadenza di legge nelle procedure di abilitazione
sottolineano l’importanza della formazione universitaria ed il ruolo centrale dei docenti universitari per lo sviluppo e la ripresa economica del paese e per il suo miglioramento culturale
e continuano a richiedere alle istituzioni di farsi attive e convinte portatrici nelle opportune sedi delle seguenti istanze:
- l’elaborazione di un progetto di rilancio del sistema universitario che preveda adeguati finanziamenti per l’attività di ricerca ed un rafforzamento dell’organico, che negli ultimi 10 anni ha perso circa 20.000 unità
- un confronto che consenta di elaborare processi di valutazione delle attività di ricerca e di didattica condivisi,
- lo sblocco delle classi e degli scatti stipendiali a partire dal 1° gennaio 2015 e riconoscimento giuridico del quadriennio 2011-2014
- un progetto di supporto economico al diritto allo studio, soprattutto per le università delle regioni del sud del paese che, sempre più spesso, soffrono di un considerevole calo di studenti a causa delle difficili condizioni economiche in cui versano i territori su cui esse insistono.
Pertanto, i sottoscritti decidono di non collaborare alla selezione dei prodotti per la Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR 2011-2014).
Seguono 44 firme
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