Evocare le Termopili può sembrare un eccesso di retorica, anche se il massacro dell’istituzione universitaria è ormai una realtà tangibile. E l’opposizione di alcuni è generosa, ma non meno azzardata di quella di chi cercò di sbarrare la strada all’armata di Serse (riuscendoci, seppure al prezzo di grandi sacrifici). Ma quali sono le ragioni per resistere? È vero che c’erano troppe università, troppi laureati, troppi professori e che spendevamo troppo? Ed è vero che le tasse e la produttività scientifica erano basse? Chi è che ci valuta e, soprattutto, come ci valuta? Quanto oro ci è stato chiesto di versare alla Patria? Tutte domande a cui troverete risposta in queste efficacissime slide preparate dal Coordinamento UNIFI del Movimento per lo sblocco degli scatti stipendiali dei docenti e presentate a Firenze nell’Assemblea di Ateneo del 29 febbraio 2016.
Download diretto delle slide: L’università pubblica e le Termopili

[…] di Nicola Casagli su ROARS con link per il download o la visione delle interessanti […]
La slide numero 22 è forse la più emblematica della radicale insensatezza della procedura chiamata VQR. Una valutazione della ricerca che costa più del doppio del finanziamento erogato alla ricerca che dovrebbe valutare è qualcosa di vertiginosamente folle.
Che rettori, direttori di Dipartimento e docenti fingano di non accorgersene e contribuiscano all’impoverimento dell’Università significa segare l’albero sul quale si sta seduti e aiutare il boia a preparare la corda che ci impiccherà.
E questo è ancor più tragicamente bizzarro.
Tutti credono di essere più furbi del prossimo e di salvarsi facendo la gara a chi è più bacia pile, o come diceva un compianto rettore, zerbino.
Sarebbe però interessante avere un qualche report di cosa è successo in tale assemblea di UNIFI del 29/02/2016…
Come sono state accolte queste slides?
Cosa è stato deliberato ?
Qui a Parma il Rettore ha già deciso per l’invio forzoso delle pubblicazioni del 34,5% dei docenti, che si sono sinora astenuti dalla selezione delle stesse, ed ha convocato l’assemblea di ateneo per venerdi’ 04/03.
Ma penso che nessuno di noi ci andrà, visto che la decisione della selezione forzosa delle nostre pubblicazioni è già stata formalizza dal CdA il 24 febbraio.
Che ci andiamo a fare?
ma come fa a caricare le pubblicazioni di chi non ha iniziato la procedura?
Fate bene a non andare. Di pifferai più o meno magici c’è n’è sono troppi in giro.
Come richiesto da Angelo Farina invio un breve resoconto dell’assemblea UNIFI del 29/2 u.s. Aula magna piena: circa 300 persone. Sono intervenuti rappresentanti del coordinamento docenti, dei sindacati, della Rete29Aprile, dei ricercatori precari, delle associazioni studentesche, del personale tecnico e di tante altre componenti del sistema universitario. Molti interventi sono andati nel senso di cercare di rafforzare l’unità della protesta nelle sue varie componenti. E’ stato proposto come contributo il seguente documento, che affronta molti dei problemi aperti:
https://www.dropbox.com/s/hu8ejgvk33kwjic/Contributo_Assemblea_UniFi_Primavera.pdf?dl=0.
La sintesi del rettore è pubblicata su: http://www.unifi.it/not-5530-assemblea-generale-di-ateneo.html
A Bologna le prendono da Scopus. Poi le caricano loro.
La gara a chi è più bravo finirà quando vedranno che la quota premiale sarà assegnata sulla vecchia VQR. E allora in Crui voleranno gli stracci.