Il disegno del VQR italiano pone problemi inediti in riferimento alle procedure di valutazione adottate a livello internazionale. Come nel RAE/REF britannico, e nel precedente esercizio di valutazione italiano (CIVR), l’unità elementare su cui viene esercitata la valutazione è il singolo prodotto di ricerca (articolo su rivista, capitolo di libro, libro etc.); come nel RAE/REF e nel precedente CIVR si prevede che ogni prodotto di ricerca venga attribuito ad una classe di merito. Nel REF britannico è previsto l’uso esclusivo della peer review per l’attribuzione dei prodotti nelle classi di merito.[1] Ciò che differenzia il VQR dalle altre esperienze è che l’attribuzione alla classe di merito può avvenire in tre diversi modi:
1. peer review del prodotto di ricerca;
2. uso automatico di qualche indicatore bibliometrico;
3. un mix tra peer review e bibliometria.